I raeliani celebrano la Giornata della riabilitazione della svastica
I raeliani celebrano la Giornata della riabilitazione della svastica allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul vero significato di questo antico simbolo
LAS VEGAS, 22 giugno - Il prossimo 24 giugno si festeggerà in tutto il mondo la Giornata della riabilitazione della svastica. Questo evento, promosso dal Movimento Raeliano Internazionale e dalla Pro Swastika Alliance, rappresenterà per i raeliani l'occasione per continuare la propria campagna di sensibilizzazione circa l'origine di questo antico simbolo e il suo pacifico significato.
Secondo Martin Hétu, leader internazionale della Giornata della riabilitazione della svastica, questo simbolo ha accompagnato l'umanità per millenni ed è tuttora venerato da miliardi di persone in tutto il mondo. Anche se gli occidentali lo associano a Hitler e ai crimini compiuti dai nazisti, le persone sono sempre più consapevoli del sacro valore che esso possiede, grazie alle campagne di riabilitazione che abbiamo organizzato in tutto il mondo negli ultimi dieci anni.
"La svastica è considerata un simbolo religioso da parte di indù, buddisti, giainisti e raeliani", ha dichiarato Hétu. "Gettare discredito su di essa e cercare di proibirne l'uso sarebbe un affronto per loro e una chiara violazione della libertà religiosa", ha aggiunto.
Sebbene i raeliani siano indignati per i crimini contro l'umanità commessi dai nazisti, credono fermamente che la loro campagna di riabilitazione della svastica sia un ottimo mezzo per contribuire a restituirle il suo pacifico significato originale. "È un peccato che Hitler abbia infangato un simbolo tanto venerato e che esiste da migliaia di anni. Anche se non possiamo cambiare il passato, le nostre campagne educative hanno guadagnato slancio nel corso degli anni e hanno prodotto risultati positivi e promettenti", ha proseguito Hétu.
In tutto il mondo, prima dell'avvento del nazismo, la svastica aveva soltanto accezioni positive, di buon auspicio e benessere. La stessa cosa anche in Israele, dove essa è raffigurata all'interno di antiche sinagoghe ebraiche. Continuare ad associarla a Hitler è controproducente e rende ancora più difficile riconoscere il fatto che non sono i simboli che uccidono, ma le persone.
"La soluzione è rappresentata dall'educazione, non dal gettare fango su un simbolo oppure dal cercare di censurarlo", ha concluso Hétu. "Questo è il senso della Giornata della riabilitazione della svastica".
www.rael.org
www.rael.org/events/swastika-rehabilitation-day
LAS VEGAS, 22 giugno - Il prossimo 24 giugno si festeggerà in tutto il mondo la Giornata della riabilitazione della svastica. Questo evento, promosso dal Movimento Raeliano Internazionale e dalla Pro Swastika Alliance, rappresenterà per i raeliani l'occasione per continuare la propria campagna di sensibilizzazione circa l'origine di questo antico simbolo e il suo pacifico significato.
Secondo Martin Hétu, leader internazionale della Giornata della riabilitazione della svastica, questo simbolo ha accompagnato l'umanità per millenni ed è tuttora venerato da miliardi di persone in tutto il mondo. Anche se gli occidentali lo associano a Hitler e ai crimini compiuti dai nazisti, le persone sono sempre più consapevoli del sacro valore che esso possiede, grazie alle campagne di riabilitazione che abbiamo organizzato in tutto il mondo negli ultimi dieci anni.
"La svastica è considerata un simbolo religioso da parte di indù, buddisti, giainisti e raeliani", ha dichiarato Hétu. "Gettare discredito su di essa e cercare di proibirne l'uso sarebbe un affronto per loro e una chiara violazione della libertà religiosa", ha aggiunto.
Sebbene i raeliani siano indignati per i crimini contro l'umanità commessi dai nazisti, credono fermamente che la loro campagna di riabilitazione della svastica sia un ottimo mezzo per contribuire a restituirle il suo pacifico significato originale. "È un peccato che Hitler abbia infangato un simbolo tanto venerato e che esiste da migliaia di anni. Anche se non possiamo cambiare il passato, le nostre campagne educative hanno guadagnato slancio nel corso degli anni e hanno prodotto risultati positivi e promettenti", ha proseguito Hétu.
In tutto il mondo, prima dell'avvento del nazismo, la svastica aveva soltanto accezioni positive, di buon auspicio e benessere. La stessa cosa anche in Israele, dove essa è raffigurata all'interno di antiche sinagoghe ebraiche. Continuare ad associarla a Hitler è controproducente e rende ancora più difficile riconoscere il fatto che non sono i simboli che uccidono, ma le persone.
"La soluzione è rappresentata dall'educazione, non dal gettare fango su un simbolo oppure dal cercare di censurarlo", ha concluso Hétu. "Questo è il senso della Giornata della riabilitazione della svastica".
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I Raeliani chiedono una rapida implementazione dell'AI
Tra le numerose innovazioni tecnologiche che stanno trasformando rapidamente ogni aspetto della nostra vita, certamente quella dell’Intelligenza Artificiale (IA) dimostra di possedere il potenziale per rivoluzionare la società, così come oggi la conosciamo, oltre ogni umana immaginazione. Essa sembra in grado di permettere all’umanità di compiere un gigantesco balzo in avanti nel suo percorso di progresso scientifico, sociale ma soprattutto politico; un settore che, più di ogni altro, trarrebbe giovamento dalla sua implementazione.
“Lo auspichiamo quanto prima, poiché l’attuale classe politica e il nostro sistema elettorale, basato sulla democrazia selvaggia, rappresentano le principali cause della sofferenza degli esseri umani e di ogni problema che siamo chiamati oggi ad affrontare”, dichiara Ezael De Marco, portavoce del Movimento Raeliano in Italia
La drammatica situazione attuale è figlia delle decisioni scellerate da parte di persone del tutto inadeguate a ricoprire tali incarichi. Disperazione, povertà, violenza, inquinamento ambientale, guerre, carestie e probabilità di sopravvivenza ridotte ai minimi storici sono solo alcune delle loro conseguenze.
“Purtroppo, ne abbiamo riprova ogni giorno. È sufficiente osservare cosa sia accaduto presso gli Stati Generali della Natività, recentemente svoltosi a Roma, per comprendere quanto sia importante adottare urgenti contromisure al dilagare della stupidità umana”, continua De Marco. “Mentre il numero della popolazione mondiale ha già rapidamente superato la soglia degli otto miliardi di abitanti, politici di ogni schieramento si riuniscono per brandire all’unisono lo spettro della scarsa natalità e incoraggiare le persone a mettere al mondo quanti più figli possibili. La motivazione? Semplicemente il fatto che una società senza bambini è, cito testualmente, una società senza la necessità di biberon, di prodotti per l’infanzia, di asili, di scuole, di insegnanti, di scuole di calcio e di danza, e di forza lavoro per contribuire alla spesa pubblica e al pagamento delle pensioni. Per queste persone non siamo esseri umani, siamo cibo dato in pasto all’economia di un Paese. Riteniamo questa situazione inaccettabile e siamo convinti che mai un'IA avrebbe preso in considerazione una tale prospettiva”.
Occorre una rivoluzione radicale che estirpi il male alla radice e ponga fine al malgoverno di questo ristretto circolo di persone, che ha intrecciato evidenti rapporti di interesse con le principali classi elitarie della società, dalla finanza alla religione, passando per l’informazione, le multinazionali farmaceutiche, i colossi dell’imprenditoria e gli apparati militari. Oggi, abbiamo finalmente la possibilità di destituire questi inetti personaggi e assicurarci un futuro radioso grazie all’introduzione dell’IA nel campo della politica.
“Immaginate un mondo in cui le leggi siano scritte da sistemi intelligenti, programmati per la ricerca del benessere umano, totalmente immuni da influenze e interessi di alcun tipo, e basate unicamente su valori quali la cooperazione, la fratellanza, il rispetto dei diritti umani e civili, la realizzazione delle aspirazioni personali di ciascuno”, afferma De Marco. “L’IA potrebbe facilmente analizzare dati in tempo reale, elaborare informazioni in modo imparziale e proporre soluzioni oggettive e razionali ai problemi già esistenti, ma soprattutto suggerire possibili scenari che ne prevengano di futuri”.
La dismissione dell’attuale classe politica non significherebbe necessariamente la fine della democrazia, ma piuttosto una sua evoluzione.
“L’evoluzione di una democrazia selvaggia, come quella attualmente in uso, si tradurrebbe in una forma di democrazia selettiva, dove soltanto le persone più capaci, quelle dotate in modo naturale di buon senso, lungimiranza e sincero interesso verso il benessere di ciascun individuo, sarebbero incaricate di valutare le proposte di un'IA programmata per essere al servizio del genere umano”, sottolinea De Marco.
Essa sarebbe, quindi, un potente strumento di supporto a un collegio di individui, intellettivamente dotati, eletti democraticamente da persone legittimate, in modo scientifico, a selezionarli con oculatezza.
“Le nostre capacità, in quanto esseri umani, sono relativamente limitate. Il nostro privilegio è quello di poterci circondare di strumenti dalle capacità superiori e di metterli al nostro servizio. Non lo facciamo già oggi, seppure in modo rudimentale, con gli elettrodomestici e i computer a nostra disposizione? Siamo chiamati a cogliere l’opportunità che ci si presenta e dobbiamo dimostrare di essere sufficientemente saggi da non lasciarcela sfuggire, oppure, stante il rapido degrado della situazione attuale, potremmo non avere altre occasioni”, conclude De Marco.
“Lo auspichiamo quanto prima, poiché l’attuale classe politica e il nostro sistema elettorale, basato sulla democrazia selvaggia, rappresentano le principali cause della sofferenza degli esseri umani e di ogni problema che siamo chiamati oggi ad affrontare”, dichiara Ezael De Marco, portavoce del Movimento Raeliano in Italia
La drammatica situazione attuale è figlia delle decisioni scellerate da parte di persone del tutto inadeguate a ricoprire tali incarichi. Disperazione, povertà, violenza, inquinamento ambientale, guerre, carestie e probabilità di sopravvivenza ridotte ai minimi storici sono solo alcune delle loro conseguenze.
“Purtroppo, ne abbiamo riprova ogni giorno. È sufficiente osservare cosa sia accaduto presso gli Stati Generali della Natività, recentemente svoltosi a Roma, per comprendere quanto sia importante adottare urgenti contromisure al dilagare della stupidità umana”, continua De Marco. “Mentre il numero della popolazione mondiale ha già rapidamente superato la soglia degli otto miliardi di abitanti, politici di ogni schieramento si riuniscono per brandire all’unisono lo spettro della scarsa natalità e incoraggiare le persone a mettere al mondo quanti più figli possibili. La motivazione? Semplicemente il fatto che una società senza bambini è, cito testualmente, una società senza la necessità di biberon, di prodotti per l’infanzia, di asili, di scuole, di insegnanti, di scuole di calcio e di danza, e di forza lavoro per contribuire alla spesa pubblica e al pagamento delle pensioni. Per queste persone non siamo esseri umani, siamo cibo dato in pasto all’economia di un Paese. Riteniamo questa situazione inaccettabile e siamo convinti che mai un'IA avrebbe preso in considerazione una tale prospettiva”.
Occorre una rivoluzione radicale che estirpi il male alla radice e ponga fine al malgoverno di questo ristretto circolo di persone, che ha intrecciato evidenti rapporti di interesse con le principali classi elitarie della società, dalla finanza alla religione, passando per l’informazione, le multinazionali farmaceutiche, i colossi dell’imprenditoria e gli apparati militari. Oggi, abbiamo finalmente la possibilità di destituire questi inetti personaggi e assicurarci un futuro radioso grazie all’introduzione dell’IA nel campo della politica.
“Immaginate un mondo in cui le leggi siano scritte da sistemi intelligenti, programmati per la ricerca del benessere umano, totalmente immuni da influenze e interessi di alcun tipo, e basate unicamente su valori quali la cooperazione, la fratellanza, il rispetto dei diritti umani e civili, la realizzazione delle aspirazioni personali di ciascuno”, afferma De Marco. “L’IA potrebbe facilmente analizzare dati in tempo reale, elaborare informazioni in modo imparziale e proporre soluzioni oggettive e razionali ai problemi già esistenti, ma soprattutto suggerire possibili scenari che ne prevengano di futuri”.
La dismissione dell’attuale classe politica non significherebbe necessariamente la fine della democrazia, ma piuttosto una sua evoluzione.
“L’evoluzione di una democrazia selvaggia, come quella attualmente in uso, si tradurrebbe in una forma di democrazia selettiva, dove soltanto le persone più capaci, quelle dotate in modo naturale di buon senso, lungimiranza e sincero interesso verso il benessere di ciascun individuo, sarebbero incaricate di valutare le proposte di un'IA programmata per essere al servizio del genere umano”, sottolinea De Marco.
Essa sarebbe, quindi, un potente strumento di supporto a un collegio di individui, intellettivamente dotati, eletti democraticamente da persone legittimate, in modo scientifico, a selezionarli con oculatezza.
“Le nostre capacità, in quanto esseri umani, sono relativamente limitate. Il nostro privilegio è quello di poterci circondare di strumenti dalle capacità superiori e di metterli al nostro servizio. Non lo facciamo già oggi, seppure in modo rudimentale, con gli elettrodomestici e i computer a nostra disposizione? Siamo chiamati a cogliere l’opportunità che ci si presenta e dobbiamo dimostrare di essere sufficientemente saggi da non lasciarcela sfuggire, oppure, stante il rapido degrado della situazione attuale, potremmo non avere altre occasioni”, conclude De Marco.
Primo Maggio: mettiamo l’intelligenza artificiale al servizio dell’essere umano
Primo Maggio: mettiamo l’intelligenza artificiale al servizio dell’essere umano e facciamo del pianeta un paradiso di abbondanza, senza più lavoro e denaro.
In occasione del Primo Maggio, la tradizionale festa dei lavoratori, Il Movimento Raeliano esorta le persone a guardare con ottimismo al futuro e ad abbracciare l’avvento delle nuove tecnologie, che potrebbero presto segnare una svolta epocale per la nostra società. Tra tutte, particolare attenzione merita lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA), i cui recenti progressi e il potenziale impatto che essa potrebbe avere sulle nostre vite hanno messo in apprensione anche gli esperti del settore.
“La sua applicazione dimostra come oggi l'IA sia in grado di acquisire e fornire, in ogni campo del sapere e in tempo reale, tutte le conoscenze e le competenze a cui le viene concesso di accedere. Nel momento in cui potrà avere il controllo di una fitta rete di computer, robot e periferiche meccaniche, potremo considerare obsoleto qualsiasi lavoro che preveda l’impiego di manodopera umana”, afferma Ezael De Marco, responsabile in Italia del progetto Paradismo del Movimento Raeliano. “La società raggiungerà allora un nuovo stadio della sua evoluzione, quello del tempo libero e dell'abbondanza, altrimenti noto come Paradismo.
Il concetto di Paradismo, come modello di società ideale, nasce su iniziativa di Rael, fondatore e leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, seguendo quelli che sono i suggerimenti che ci trasmettono coloro che hanno creato ogni forma di vita sulla Terra, scienziati e artisti provenienti da un altro pianeta che nella Bibbia sono chiamati Elohim (vedere il sito rael.org).
Il Paradismo consiste in una società dove nessun individuo ha bisogno di lavorare e non esiste alcuna forma di denaro. Essa è organizzata affinché le persone facciano solo ciò che hanno piacere di fare.
“Quando ogni lavoro sarà automatizzato e supervisionato dalle IA, beni e servizi saranno prodotti in grande abbondanza e, cosa più importante, tutti ne potranno usufruire gratuitamente, poiché il denaro diventerà del tutto superfluo”, afferma De Marco. “Gli esseri umani avranno tempo e risorse illimitate per sviluppare ed esprimere il proprio potenziale e talento, senza nessun’altra preoccupazione. Questo è il Paradismo".
A coloro che temono che l’IA possa, in un futuro non troppo lontano, svilupparsi a tal punto da sopraffare l’essere umano e prendere il controllo della sua vita, De Marco risponde invitando a prendere consapevolezza della realtà quotidiana.
“Affermazioni del genere sono ridicole”, sottolinea De Marco. “Queste persone non si accorgono che l’essere umano è già sopraffatto da una società di stampo capitalistico che prende il controllo della nostra vita fin dalla più tenera età, soffocando le esigenze e le aspirazioni naturali di ciascun individuo. E’ sufficiente osservare quello che sta accadendo in Francia in merito alla riforma delle pensioni. La decisione del presidente Macron di alzare l’età minima di pensionamento ha scatenato la rabbia dei cittadini. Essi non vogliono vedersi ulteriormente privare del proprio tempo per continuare a lubrificare gli ingranaggi di un sistema che produce ricchezza per un ristretto numero di persone, e hanno ragione.
Con la tecnologia oggi a nostra disposizione, e soprattutto con quella che si sta sviluppando a ritmi vertiginosi, presto non sarà più necessario un solo minuto di manodopera umana. A quel punto, considerare una più equa distribuzione dell’abbondante ricchezza prodotta sarà tanto logico quanto inevitabile. Ovviamente, questo segnerebbe la fine della società così come la conosciamo, con enorme disappunto da parte dei grandi possidenti e delle imprese multinazionali, che cesseranno di incassare i loro smisurati profitti”.
La buona notizia è che l’IA non solo contribuirà al crollo del capitalismo, sopprimendo ogni forma di lavoro e denaro, ma determinerà la fine dei nostri sistemi di governo, spesso collusi con le élite della finanza, conducendoci a una forma di armoniosa anarchia, dove la collaborazione e la condivisione prenderanno il posto della ricerca esasperata del profitto e della competitività.
“La funzione di un governo, oppure la sua necessità, dovrebbe essere quella di rappresentare i cittadini e prendere decisioni in loro vece”, spiega De Marco. Un’IA opportunamente programmata sarebbe in grado di farlo meglio di qualsiasi politico umano, perché in grado di valutare le esigenze della popolazione e di soddisfare i suoi bisogni senza alcun intermediario. Essa è il futuro di una nuova forma di governance, non più pensata per governare il popolo, ma per aiutarlo ad autogovernarsi e a prendere decisioni collettive per il bene comune”.
Non è quindi l’ingombrante presenza di un’IA superiore a rappresentare la vera sfida di questa epoca, ma qualcos’altro.
“Non dobbiamo temere l'eccesso di intelligenza, ma la mancanza di amore. L'intelligenza non è altro che la capacità di elaborare le informazioni con velocità e precisione”, conclude De Marco. “Essa è un potente ma semplice strumento nelle nostre mani, tutta la differenza sta unicamente nel modo in cui decidiamo di utilizzarla. Lasciamo cadere ogni paura e accogliamo a braccia aperte ogni innovazione tecnologica, prima tra tutte l’IA. Se decideremo di progettarla per essere al nostro servizio, personale e collettivo, creeremo un futuro meraviglioso, più abbondante, più equo, più giusto e più appagante di qualsiasi cosa abbiamo mai conosciuto e immaginato. Sarà il Paradismo”.
In occasione del Primo Maggio, la tradizionale festa dei lavoratori, Il Movimento Raeliano esorta le persone a guardare con ottimismo al futuro e ad abbracciare l’avvento delle nuove tecnologie, che potrebbero presto segnare una svolta epocale per la nostra società. Tra tutte, particolare attenzione merita lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA), i cui recenti progressi e il potenziale impatto che essa potrebbe avere sulle nostre vite hanno messo in apprensione anche gli esperti del settore.
“La sua applicazione dimostra come oggi l'IA sia in grado di acquisire e fornire, in ogni campo del sapere e in tempo reale, tutte le conoscenze e le competenze a cui le viene concesso di accedere. Nel momento in cui potrà avere il controllo di una fitta rete di computer, robot e periferiche meccaniche, potremo considerare obsoleto qualsiasi lavoro che preveda l’impiego di manodopera umana”, afferma Ezael De Marco, responsabile in Italia del progetto Paradismo del Movimento Raeliano. “La società raggiungerà allora un nuovo stadio della sua evoluzione, quello del tempo libero e dell'abbondanza, altrimenti noto come Paradismo.
Il concetto di Paradismo, come modello di società ideale, nasce su iniziativa di Rael, fondatore e leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, seguendo quelli che sono i suggerimenti che ci trasmettono coloro che hanno creato ogni forma di vita sulla Terra, scienziati e artisti provenienti da un altro pianeta che nella Bibbia sono chiamati Elohim (vedere il sito rael.org).
Il Paradismo consiste in una società dove nessun individuo ha bisogno di lavorare e non esiste alcuna forma di denaro. Essa è organizzata affinché le persone facciano solo ciò che hanno piacere di fare.
“Quando ogni lavoro sarà automatizzato e supervisionato dalle IA, beni e servizi saranno prodotti in grande abbondanza e, cosa più importante, tutti ne potranno usufruire gratuitamente, poiché il denaro diventerà del tutto superfluo”, afferma De Marco. “Gli esseri umani avranno tempo e risorse illimitate per sviluppare ed esprimere il proprio potenziale e talento, senza nessun’altra preoccupazione. Questo è il Paradismo".
A coloro che temono che l’IA possa, in un futuro non troppo lontano, svilupparsi a tal punto da sopraffare l’essere umano e prendere il controllo della sua vita, De Marco risponde invitando a prendere consapevolezza della realtà quotidiana.
“Affermazioni del genere sono ridicole”, sottolinea De Marco. “Queste persone non si accorgono che l’essere umano è già sopraffatto da una società di stampo capitalistico che prende il controllo della nostra vita fin dalla più tenera età, soffocando le esigenze e le aspirazioni naturali di ciascun individuo. E’ sufficiente osservare quello che sta accadendo in Francia in merito alla riforma delle pensioni. La decisione del presidente Macron di alzare l’età minima di pensionamento ha scatenato la rabbia dei cittadini. Essi non vogliono vedersi ulteriormente privare del proprio tempo per continuare a lubrificare gli ingranaggi di un sistema che produce ricchezza per un ristretto numero di persone, e hanno ragione.
Con la tecnologia oggi a nostra disposizione, e soprattutto con quella che si sta sviluppando a ritmi vertiginosi, presto non sarà più necessario un solo minuto di manodopera umana. A quel punto, considerare una più equa distribuzione dell’abbondante ricchezza prodotta sarà tanto logico quanto inevitabile. Ovviamente, questo segnerebbe la fine della società così come la conosciamo, con enorme disappunto da parte dei grandi possidenti e delle imprese multinazionali, che cesseranno di incassare i loro smisurati profitti”.
La buona notizia è che l’IA non solo contribuirà al crollo del capitalismo, sopprimendo ogni forma di lavoro e denaro, ma determinerà la fine dei nostri sistemi di governo, spesso collusi con le élite della finanza, conducendoci a una forma di armoniosa anarchia, dove la collaborazione e la condivisione prenderanno il posto della ricerca esasperata del profitto e della competitività.
“La funzione di un governo, oppure la sua necessità, dovrebbe essere quella di rappresentare i cittadini e prendere decisioni in loro vece”, spiega De Marco. Un’IA opportunamente programmata sarebbe in grado di farlo meglio di qualsiasi politico umano, perché in grado di valutare le esigenze della popolazione e di soddisfare i suoi bisogni senza alcun intermediario. Essa è il futuro di una nuova forma di governance, non più pensata per governare il popolo, ma per aiutarlo ad autogovernarsi e a prendere decisioni collettive per il bene comune”.
Non è quindi l’ingombrante presenza di un’IA superiore a rappresentare la vera sfida di questa epoca, ma qualcos’altro.
“Non dobbiamo temere l'eccesso di intelligenza, ma la mancanza di amore. L'intelligenza non è altro che la capacità di elaborare le informazioni con velocità e precisione”, conclude De Marco. “Essa è un potente ma semplice strumento nelle nostre mani, tutta la differenza sta unicamente nel modo in cui decidiamo di utilizzarla. Lasciamo cadere ogni paura e accogliamo a braccia aperte ogni innovazione tecnologica, prima tra tutte l’IA. Se decideremo di progettarla per essere al nostro servizio, personale e collettivo, creeremo un futuro meraviglioso, più abbondante, più equo, più giusto e più appagante di qualsiasi cosa abbiamo mai conosciuto e immaginato. Sarà il Paradismo”.
I raeliani chiedono di celebrare ogni giorno la Giornata della Felicità
I raeliani chiedono di celebrare ogni giorno la Giornata della Felicità.
La filosofia raeliana afferma che ogni forma di vita sulla Terra è stata realizzata in laboratorio da scienziati provenienti da un altro pianeta, il cui unico obiettivo era quello di creare la felicità.
"La felicità è insita nei nostri geni. È uno stato naturale e predefinito di cui tutti dovremmo beneficiare ogni giorno", ha dichiarato Kotaro Murakawa, portavoce e coordinatore dell'Università Raeliana della Felicità. "Celebrare la Giornata della Felicità una sola volta all'anno non è sufficiente per invertire la cultura della tristezza in cui viviamo e che ci viene propinata quotidianamente. La felicità dovrebbe essere insegnata e coltivata a ogni livello della nostra società. Per esempio, i bambini sono i nostri migliori modelli, perché sono costantemente in questo stato naturale che dobbiamo sforzarci di preservare per tutta la vita", ha proseguito.
Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, descrive la felicità come una decisione, una scelta, una disciplina, un allenamento e un dovere. "La felicità", ha dichiarato, "deve essere coltivata e il modo migliore per farlo è quello di sostituire la nostra attuale cultura dell'avere con una cultura dell'essere".
Rael ha anche spiegato che essere felici non è affatto uno stato egoistico. "Lo scopo è quello di essere talmente felici da fare in modo che, senza proferire una sola parola, semplicemente guardandoci, le persone diventino più felici di quanto siano. Questo è l'obiettivo finale. Lasciate che la vostra felicità le renda più felici. Irradiate così tanta felicità che, quando camminate in strada e incontrate qualcuno che è triste, egli cominci subito a sorridere, solo guardandovi. In questo modo, la felicità diventa amore. È su questo che dovete concentrarvi: essere davvero felici, dare amore, rendere felice il pianeta", ha concluso Rael.
Felici giornate a tutti!
La filosofia raeliana afferma che ogni forma di vita sulla Terra è stata realizzata in laboratorio da scienziati provenienti da un altro pianeta, il cui unico obiettivo era quello di creare la felicità.
"La felicità è insita nei nostri geni. È uno stato naturale e predefinito di cui tutti dovremmo beneficiare ogni giorno", ha dichiarato Kotaro Murakawa, portavoce e coordinatore dell'Università Raeliana della Felicità. "Celebrare la Giornata della Felicità una sola volta all'anno non è sufficiente per invertire la cultura della tristezza in cui viviamo e che ci viene propinata quotidianamente. La felicità dovrebbe essere insegnata e coltivata a ogni livello della nostra società. Per esempio, i bambini sono i nostri migliori modelli, perché sono costantemente in questo stato naturale che dobbiamo sforzarci di preservare per tutta la vita", ha proseguito.
Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, descrive la felicità come una decisione, una scelta, una disciplina, un allenamento e un dovere. "La felicità", ha dichiarato, "deve essere coltivata e il modo migliore per farlo è quello di sostituire la nostra attuale cultura dell'avere con una cultura dell'essere".
Rael ha anche spiegato che essere felici non è affatto uno stato egoistico. "Lo scopo è quello di essere talmente felici da fare in modo che, senza proferire una sola parola, semplicemente guardandoci, le persone diventino più felici di quanto siano. Questo è l'obiettivo finale. Lasciate che la vostra felicità le renda più felici. Irradiate così tanta felicità che, quando camminate in strada e incontrate qualcuno che è triste, egli cominci subito a sorridere, solo guardandovi. In questo modo, la felicità diventa amore. È su questo che dovete concentrarvi: essere davvero felici, dare amore, rendere felice il pianeta", ha concluso Rael.
Felici giornate a tutti!
Ondata UFO in America: gli ET sono sempre pacifici
Ondata di avvistamenti UFO in America: gli extraterrestri sono sempre pacifici
Dopo la notizia diffusa dagli organi d'informazione riguardo agli UFO abbattuti in Nord America, senza che ci sia prova alcuna che si tratti di velivoli alieni, i raeliani sottolineano, ancora una volta, che all'origine di tutti gli avvistamenti di natura extraterrestre ci sono degli esseri intelligenti e pacifici, che si attengono a una regola assoluta nell'universo: le civiltà in grado di viaggiare oltre il proprio sistema planetario sono sempre non violente.
Classificare come "top secret" tutto ciò che riguarda gli UFO ha il solo risultato di rendere l'opinione pubblica scettica nei confronti del fenomeno, generando confusione in merito a questi avvistamenti di "palloni cinesi" o "velivoli extraterrestri". "È giunto il momento di rivelare la verità e il Movimento Raeliano lo sta facendo da quasi mezzo secolo", ha dichiarato Gyom Demba, portavoce del Movimento Raeliano Europeo.
Egli fa notare che una civiltà extraterrestre in grado di sorvolare i nostri cieli dispone necessariamente di una tecnologia infinitamente più avanzata di quella in nostro possesso, così come dei mezzi per rilevare ogni possibile pericolo ed evitare qualsiasi minaccia armata, da parte dei nostri governi e delle nostre forze armate.
"Nel caso si trattasse di velivoli extraterrestri, l'atteggiamento bellicoso di questi governanti nei confronti di esseri che non hanno manifestato alcun intento ostile dimostra l'impossibilità di stabilire un contatto diretto e pacifico, considerando lo stato attuale del nostro pianeta", ha aggiunto Demba.
Ricordiamo che Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, è stato contattato nel 1973 da una civiltà extraterrestre molto evoluta che ha creato scientificamente ogni forma di vita sulla Terra. Da allora, i raeliani diffondono in tutto il mondo il messaggio da essa ricevuto (vedere www.rael.org) e che include la "legge cosmica" sopra menzionata. "Solo le civiltà che hanno acquisito un livello di saggezza superiore al proprio sapere scientifico possono evitare l'autodistruzione e raggiungere lo stadio di civiltà interplanetaria", ha dichiarato Rael in un recente comunicato stampa.
Gyom Demba continua sottolineando che gli esseri umani si trovano proprio in questa fase critica della loro evoluzione e che si autodistruggeranno se non riusciranno a controllare la propria aggressività. "Reagire con violenza a tutto quello che è estraneo non fa che dimostrare quanto sia ancora primitiva la nostra società agli occhi di questi esseri intelligenti che vengono dallo spazio. È questo il motivo per cui non cercano di stabilire un contatto diretto e diventa necessario realizzare tutta una serie di condizioni per accoglierli ufficialmente, assicurando le dovute garanzie", ha specificato.
A questo scopo, i raeliani stanno cercando di acquisire un terreno per costruirvi un'ambasciata a cui sia riconosciuto, a livello internazionale, lo status di extraterritorialità. Lo scorso anno, il progetto "Un'ambasciata per gli extraterrestri" è stato presentato ai sindaci delle principali città del mondo (vedere www.elohimembassy.org).
"È giunto il momento di comprendere che il fenomeno UFO è una realtà e che una civiltà, dalle intenzioni assolutamente pacifiche, appare regolarmente nei nostri cieli con il desiderio di incontrarci ufficialmente. Dobbiamo iniziare a prendere in considerazione il fatto che siamo la creazione di una civiltà estremamente sviluppata, che ha lasciato tracce della sua antica presenza sulla Terra all'interno degli scritti religiosi e nei resti archeologici. Le prove ci sono, dobbiamo solamente poter ottenere delle informazioni oggettive e trovare il filo logico che collega il fenomeno UFO alla visione rivoluzionaria che queste informazioni apportano", ha concluso Demba.
www.raelpress.org
Dopo la notizia diffusa dagli organi d'informazione riguardo agli UFO abbattuti in Nord America, senza che ci sia prova alcuna che si tratti di velivoli alieni, i raeliani sottolineano, ancora una volta, che all'origine di tutti gli avvistamenti di natura extraterrestre ci sono degli esseri intelligenti e pacifici, che si attengono a una regola assoluta nell'universo: le civiltà in grado di viaggiare oltre il proprio sistema planetario sono sempre non violente.
Classificare come "top secret" tutto ciò che riguarda gli UFO ha il solo risultato di rendere l'opinione pubblica scettica nei confronti del fenomeno, generando confusione in merito a questi avvistamenti di "palloni cinesi" o "velivoli extraterrestri". "È giunto il momento di rivelare la verità e il Movimento Raeliano lo sta facendo da quasi mezzo secolo", ha dichiarato Gyom Demba, portavoce del Movimento Raeliano Europeo.
Egli fa notare che una civiltà extraterrestre in grado di sorvolare i nostri cieli dispone necessariamente di una tecnologia infinitamente più avanzata di quella in nostro possesso, così come dei mezzi per rilevare ogni possibile pericolo ed evitare qualsiasi minaccia armata, da parte dei nostri governi e delle nostre forze armate.
"Nel caso si trattasse di velivoli extraterrestri, l'atteggiamento bellicoso di questi governanti nei confronti di esseri che non hanno manifestato alcun intento ostile dimostra l'impossibilità di stabilire un contatto diretto e pacifico, considerando lo stato attuale del nostro pianeta", ha aggiunto Demba.
Ricordiamo che Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, è stato contattato nel 1973 da una civiltà extraterrestre molto evoluta che ha creato scientificamente ogni forma di vita sulla Terra. Da allora, i raeliani diffondono in tutto il mondo il messaggio da essa ricevuto (vedere www.rael.org) e che include la "legge cosmica" sopra menzionata. "Solo le civiltà che hanno acquisito un livello di saggezza superiore al proprio sapere scientifico possono evitare l'autodistruzione e raggiungere lo stadio di civiltà interplanetaria", ha dichiarato Rael in un recente comunicato stampa.
Gyom Demba continua sottolineando che gli esseri umani si trovano proprio in questa fase critica della loro evoluzione e che si autodistruggeranno se non riusciranno a controllare la propria aggressività. "Reagire con violenza a tutto quello che è estraneo non fa che dimostrare quanto sia ancora primitiva la nostra società agli occhi di questi esseri intelligenti che vengono dallo spazio. È questo il motivo per cui non cercano di stabilire un contatto diretto e diventa necessario realizzare tutta una serie di condizioni per accoglierli ufficialmente, assicurando le dovute garanzie", ha specificato.
A questo scopo, i raeliani stanno cercando di acquisire un terreno per costruirvi un'ambasciata a cui sia riconosciuto, a livello internazionale, lo status di extraterritorialità. Lo scorso anno, il progetto "Un'ambasciata per gli extraterrestri" è stato presentato ai sindaci delle principali città del mondo (vedere www.elohimembassy.org).
"È giunto il momento di comprendere che il fenomeno UFO è una realtà e che una civiltà, dalle intenzioni assolutamente pacifiche, appare regolarmente nei nostri cieli con il desiderio di incontrarci ufficialmente. Dobbiamo iniziare a prendere in considerazione il fatto che siamo la creazione di una civiltà estremamente sviluppata, che ha lasciato tracce della sua antica presenza sulla Terra all'interno degli scritti religiosi e nei resti archeologici. Le prove ci sono, dobbiamo solamente poter ottenere delle informazioni oggettive e trovare il filo logico che collega il fenomeno UFO alla visione rivoluzionaria che queste informazioni apportano", ha concluso Demba.
www.raelpress.org
Creare il primo Ufficio permanente per l’osservazione e lo studio scientifico del fenomeno UFO
Il Movimento Raeliano incoraggia tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a sostenere la richiesta, da parte della Repubblica di San Marino, di creare il primo Ufficio permanente per l’osservazione e lo studio scientifico del fenomeno UFO
Il Movimento Raeliano applaude la decisione della Repubblica di San Marino di aver istituito un Ufficio governativo allo scopo di osservare e studiare il fenomeno ufologico dal punto di vista scientifico. La volontà di presentare alle Nazioni Unite la proposta di farne un Ufficio permanente a livello internazionale testimonia la crescente credibilità che l’argomento sta acquisendo.
“La scoperta di sempre più numerosi esopianeti in grado di ospitare la vita, la recente divulgazione di documenti riservati da parte del governo americano e l’annuncio da parte della Nasa di voler indagare per meglio comprendere la natura di questi oggetti rappresentano una decisa inversione di tendenza rispetto allo scetticismo del passato. Considerando la sempre maggiore e pressante richiesta di informazioni da parte dell’opinione pubblica, l’iniziativa da parte della Repubblica di San Marino e la proposta che presenterà al tavolo delle Nazioni Unite devono ritenersi un esemplare atto di responsabilità, che non merita di rimanere isolato in seno alla comunità internazionale”, ha dichiarato Daniel Turcotte, Guida raeliana e direttore del progetto Un’ambasciata per gli extraterrestri(1).
Il Movimento Raeliano esorta pertanto tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a sostenere la richiesta della Repubblica di San Marino al momento del voto da parte dell’Assemblea generale e incoraggia i governi degli stessi Paesi a seguirne l’esempio, istituendo sul proprio territorio degli appositi Uffici in grado di raccogliere informazioni e cooperare a livello internazionale, per definire quello che sembra essere un quadro sempre più chiaro della situazione.
“Quello ufologico è un fenomeno che interessa l’intero pianeta e ogni nazione possiede sicuramente un vasto archivio di materiale a cui attingere e su cui lavorare”, ha aggiunto Turcotte. “Siamo convinti che una collaborazione a livello internazionale permetterebbe di giungere più rapidamente alla conclusione che all’origine di questi fenomeni non possono che esserci intelligenze di natura extraterrestre”.
L’inevitabile passo successivo sarà quello di chiedersi chi sono gli occupanti di questi velivoli e quali sono le loro intenzioni.
“Ovviamente, il fatto che una civiltà, in possesso di una tecnologia tanto avanzata da poter viaggiare nell’universo e percorrere distanze siderali, non abbia mai dato prova di ostilità nei nostri confronti lascia propendere per la natura assolutamente pacifica dei loro propositi. D’altronde, nel corso della storia, gli esseri umani hanno sempre manifestato la volontà di stabilire contatti e relazioni. Perché non pensare che questo desiderio possa essere condiviso anche a livello interplanetario?”, ha sottolineato Turcotte.
Il Movimento Raeliano afferma che questi visitatori dello spazio sono i rappresentanti di un’antica e molto evoluta civiltà extraterrestre, che ha creato scientificamente ogni forma di vita sulla Terra e la cui opera è descritta nelle pagine dei testi religiosi ovunque sul pianeta.
“Essi ci osservano da tempo immemorabile e ci stanno gradualmente preparando per stabilire il primo contatto ufficiale. Dove celebrare e ospitare questo solenne avvenimento, in tutta sicurezza e con il dovuto rispetto, se non all’interno di un’ambasciata appositamente costruita a tale scopo? Questo è il motivo per cui è nato il progetto Un’ambasciata per gli extraterrestri da parte del Movimento Raeliano. Siamo convinti che la costruzione di una tale residenza, e il suo conseguente riconoscimento da parte delle autorità internazionali, sia la condizione necessaria perché il contatto abbia luogo, soprattutto dal momento che essa rappresenterebbe, ai loro occhi, la volontà da parte nostra di incontrarli e accoglierli pacificamente. La splendida iniziativa da parte della Repubblica di San Marino e il futuro voto da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite potrebbero, in questo senso, disegnare degli scenari molto incoraggianti”, ha concluso Turcotte.
(1) Il progetto Un’ambasciata per gli extraterrestri è stato lanciato da Rael, leader del Movimento Raeliano Internazionale, la cui duplice missione è quella di diffondere il messaggio che ha ricevuto dalla civiltà extraterrestre degli Elohim e di costruire un’ambasciata per accogliere sulla Terra, ufficialmente e rispettosamente, i suoi massimi rappresentanti.
www.ETembassy.org
www.Elohimembassy.org
www.rael.org
Il Movimento Raeliano applaude la decisione della Repubblica di San Marino di aver istituito un Ufficio governativo allo scopo di osservare e studiare il fenomeno ufologico dal punto di vista scientifico. La volontà di presentare alle Nazioni Unite la proposta di farne un Ufficio permanente a livello internazionale testimonia la crescente credibilità che l’argomento sta acquisendo.
“La scoperta di sempre più numerosi esopianeti in grado di ospitare la vita, la recente divulgazione di documenti riservati da parte del governo americano e l’annuncio da parte della Nasa di voler indagare per meglio comprendere la natura di questi oggetti rappresentano una decisa inversione di tendenza rispetto allo scetticismo del passato. Considerando la sempre maggiore e pressante richiesta di informazioni da parte dell’opinione pubblica, l’iniziativa da parte della Repubblica di San Marino e la proposta che presenterà al tavolo delle Nazioni Unite devono ritenersi un esemplare atto di responsabilità, che non merita di rimanere isolato in seno alla comunità internazionale”, ha dichiarato Daniel Turcotte, Guida raeliana e direttore del progetto Un’ambasciata per gli extraterrestri(1).
Il Movimento Raeliano esorta pertanto tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a sostenere la richiesta della Repubblica di San Marino al momento del voto da parte dell’Assemblea generale e incoraggia i governi degli stessi Paesi a seguirne l’esempio, istituendo sul proprio territorio degli appositi Uffici in grado di raccogliere informazioni e cooperare a livello internazionale, per definire quello che sembra essere un quadro sempre più chiaro della situazione.
“Quello ufologico è un fenomeno che interessa l’intero pianeta e ogni nazione possiede sicuramente un vasto archivio di materiale a cui attingere e su cui lavorare”, ha aggiunto Turcotte. “Siamo convinti che una collaborazione a livello internazionale permetterebbe di giungere più rapidamente alla conclusione che all’origine di questi fenomeni non possono che esserci intelligenze di natura extraterrestre”.
L’inevitabile passo successivo sarà quello di chiedersi chi sono gli occupanti di questi velivoli e quali sono le loro intenzioni.
“Ovviamente, il fatto che una civiltà, in possesso di una tecnologia tanto avanzata da poter viaggiare nell’universo e percorrere distanze siderali, non abbia mai dato prova di ostilità nei nostri confronti lascia propendere per la natura assolutamente pacifica dei loro propositi. D’altronde, nel corso della storia, gli esseri umani hanno sempre manifestato la volontà di stabilire contatti e relazioni. Perché non pensare che questo desiderio possa essere condiviso anche a livello interplanetario?”, ha sottolineato Turcotte.
Il Movimento Raeliano afferma che questi visitatori dello spazio sono i rappresentanti di un’antica e molto evoluta civiltà extraterrestre, che ha creato scientificamente ogni forma di vita sulla Terra e la cui opera è descritta nelle pagine dei testi religiosi ovunque sul pianeta.
“Essi ci osservano da tempo immemorabile e ci stanno gradualmente preparando per stabilire il primo contatto ufficiale. Dove celebrare e ospitare questo solenne avvenimento, in tutta sicurezza e con il dovuto rispetto, se non all’interno di un’ambasciata appositamente costruita a tale scopo? Questo è il motivo per cui è nato il progetto Un’ambasciata per gli extraterrestri da parte del Movimento Raeliano. Siamo convinti che la costruzione di una tale residenza, e il suo conseguente riconoscimento da parte delle autorità internazionali, sia la condizione necessaria perché il contatto abbia luogo, soprattutto dal momento che essa rappresenterebbe, ai loro occhi, la volontà da parte nostra di incontrarli e accoglierli pacificamente. La splendida iniziativa da parte della Repubblica di San Marino e il futuro voto da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite potrebbero, in questo senso, disegnare degli scenari molto incoraggianti”, ha concluso Turcotte.
(1) Il progetto Un’ambasciata per gli extraterrestri è stato lanciato da Rael, leader del Movimento Raeliano Internazionale, la cui duplice missione è quella di diffondere il messaggio che ha ricevuto dalla civiltà extraterrestre degli Elohim e di costruire un’ambasciata per accogliere sulla Terra, ufficialmente e rispettosamente, i suoi massimi rappresentanti.
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www.Elohimembassy.org
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Per noi raeliani la Stella di David e la svastica rappresentano l'infinito nello spazio e nel tempo
L’immagine raffigurata nella copertina del libro “Relazioni pericolose” di Faris Yahia, composta dalla Stella di David intrecciata con una svastica, vuole suggerire al lettore una chiara relazione tra il regime nazista e il sionismo, come il titolo stesso lascia esplicitamente intendere.
Il simbolo che appare sulla copertina di questo libro è, da quasi cinquant'anni, il simbolo del Movimento Raeliano. Per questa ragione è per noi importante affermare che quello suggerito dall'autore non è l’unico nesso che possiamo cogliere e che la scelta, purtroppo poco consapevole, dei simboli chiamati a rappresentare due estreme ideologie, non sembra tenere conto del loro vero significato. In questo modo, si perpetua nel tempo un palese e pericoloso equivoco su cui riteniamo sia doveroso contribuire a fare chiarezza.
Sebbene la stella di David sia associata indissolubilmente alla storia e alla cultura del popolo ebraico, essa deve considerarsi un simbolo universale, raffigurato presso una moltitudine di popoli ovunque sul pianeta, in particolar modo nei paesi orientali. Diversi significati gli sono stati attribuiti nel corso dei secoli, ma pare che il più ricorrente voglia che questi due triangoli con i vertici contrapposti esprimano un profondo concetto filosofico, traducibile con il motto come in basso, così in alto.
Ben più oscuro trattamento è toccato alla svastica, che può essere considerata (a giusto titolo) il simbolo più vituperato nella storia umana. Recentemente adottato dai nazisti, questo antichissimo simbolo spirituale ha sofferto di una oscura reputazione che non merita. La sua origine, infatti, risale a tempi immemori e appartiene alla tradizione popolare e religiosa di molte culture, principalmente di buddisti, induisti e giainisti, in totale quasi un quarto della popolazione mondiale, per il quale rappresenta tradizionalmente la vita, la fortuna e il benessere.
Per noi raeliani la Stella di David e la svastica rappresentano l'infinito nello spazio e nel tempo e che tutto è ciclico. Si tratta dei simboli più antichi apparsi sulla Terra, proprio perché si tratta dei simboli della civiltà extraterrestre a cui appartengono quegli scienziati ed artisti che, migliaia di anni fa, crearono ogni forma di vita sulla Terra. Essi ci hanno lasciato in eredità non solo un pianeta paradisiaco, ma anche, la loro eredità filosofica, espressa nelle forme armoniose di questo simbolo. Si tratta in verità della più alta forma di spiritualità che un essere umano possa ambire a raggiungere.
Per info: rael.org
Il simbolo che appare sulla copertina di questo libro è, da quasi cinquant'anni, il simbolo del Movimento Raeliano. Per questa ragione è per noi importante affermare che quello suggerito dall'autore non è l’unico nesso che possiamo cogliere e che la scelta, purtroppo poco consapevole, dei simboli chiamati a rappresentare due estreme ideologie, non sembra tenere conto del loro vero significato. In questo modo, si perpetua nel tempo un palese e pericoloso equivoco su cui riteniamo sia doveroso contribuire a fare chiarezza.
Sebbene la stella di David sia associata indissolubilmente alla storia e alla cultura del popolo ebraico, essa deve considerarsi un simbolo universale, raffigurato presso una moltitudine di popoli ovunque sul pianeta, in particolar modo nei paesi orientali. Diversi significati gli sono stati attribuiti nel corso dei secoli, ma pare che il più ricorrente voglia che questi due triangoli con i vertici contrapposti esprimano un profondo concetto filosofico, traducibile con il motto come in basso, così in alto.
Ben più oscuro trattamento è toccato alla svastica, che può essere considerata (a giusto titolo) il simbolo più vituperato nella storia umana. Recentemente adottato dai nazisti, questo antichissimo simbolo spirituale ha sofferto di una oscura reputazione che non merita. La sua origine, infatti, risale a tempi immemori e appartiene alla tradizione popolare e religiosa di molte culture, principalmente di buddisti, induisti e giainisti, in totale quasi un quarto della popolazione mondiale, per il quale rappresenta tradizionalmente la vita, la fortuna e il benessere.
Per noi raeliani la Stella di David e la svastica rappresentano l'infinito nello spazio e nel tempo e che tutto è ciclico. Si tratta dei simboli più antichi apparsi sulla Terra, proprio perché si tratta dei simboli della civiltà extraterrestre a cui appartengono quegli scienziati ed artisti che, migliaia di anni fa, crearono ogni forma di vita sulla Terra. Essi ci hanno lasciato in eredità non solo un pianeta paradisiaco, ma anche, la loro eredità filosofica, espressa nelle forme armoniose di questo simbolo. Si tratta in verità della più alta forma di spiritualità che un essere umano possa ambire a raggiungere.
Per info: rael.org
Il Movimento Raeliano si oppone alle vaccinazioni obbligatorie
LAS VEGAS, 24 novembre - Il Movimento Raeliano Internazionale (MRI) ha recentemente rilasciato una dichiarazione in cui esprime la sua totale contrarietà alle vaccinazioni obbligatorie in quanto "esse rappresentano una palese violazione della nostra libertà individuale e del nostro diritto di scelta", ha dichiarato Brigitte Boisselier, PhD, portavoce del MRI.
A tal proposito, Rael - fondatore e leader spirituale del MRI - ha spiegato di non essere contrario alle vaccinazioni per partito preso, in quanto esse possono rivelarsi utili in determinati momenti e in risposta a situazioni specifiche, ma solo dopo aver ascoltato l'opinione di un medico di fiducia e sempre in presenza del pieno consenso informato da parte del beneficiario.
"Il diritto di disporre del proprio corpo come meglio si crede è uno dei tanti principi della filosofia raeliana", ha aggiunto la Boisselier.
Nel suo libro del 2003 intitolato "Sì alla clonazione umana", Rael ha scritto: "Le persone che vogliono beneficiare dei frutti del progresso scientifico hanno il pieno diritto di farlo. Noi raeliani crediamo che la scienza debba essere la nostra religione perché essa salva delle vite umane, al contrario di quanto fanno le religioni e le superstizioni. Tuttavia, le persone dovrebbero conservare la libertà di decidere se beneficiare o meno dei progressi scientifici".
"Questa dichiarazione fu rilasciata in un periodo in cui la maggior parte delle persone rigettava a priori la possibilità della clonazione umana e di qualsiasi procedura volta al miglioramento della specie, così come sostenuto dai transumanisti e dai raeliani", ha precisato la Boisselier. "La volontà della maggioranza non dovrebbe mai prevalere sui diritti individuali. Ciò significa che, se anche la maggior parte delle persone dovesse invocare l'obbligatorietà del vaccino anti Covid19, si dovrebbero sempre rispettare e garantire i diritti ed il libero arbitrio dell'individuo, in ogni situazione e a tutti i costi".
In merito a ciò, ha anche precisato che il diritto di abbracciarsi e il diritto di non indossare una mascherina debbano ritenersi a pieno titolo esempi di tali diritti individuali.
"Dovremmo avere il diritto di indossare ciò che vogliamo, mangiare ciò che vogliamo, avere rapporti sessuali consensuali con chi vogliamo, decidere di ricevere o rifiutare qualsiasi farmaco o assistenza medica, scegliere di morire, scegliere di rischiare la nostra vita, scegliere la nostra religione... e la lista potrebbe continuare all'infinito. Il rispetto o meno di queste semplici volontà mostra chiaramente fino a che punto la nostra società sia disposta a spingersi per imporre restrizioni e limitazioni ai nostri inviolabili diritti individuali", ha continuato la Boisselier.
È importante sottolineare che il Movimento Raeliano sostiene i diritti umani e le libertà individuali, così come il libero arbitrio e la libertà di espressione. Gli insegnamenti che Rael ci trasmette da quarantasette anni ci ricordano spesso quanto sia vitale lottare sempre per il rispetto di questi diritti", ha concluso la Boisselier.
A tal proposito, Rael - fondatore e leader spirituale del MRI - ha spiegato di non essere contrario alle vaccinazioni per partito preso, in quanto esse possono rivelarsi utili in determinati momenti e in risposta a situazioni specifiche, ma solo dopo aver ascoltato l'opinione di un medico di fiducia e sempre in presenza del pieno consenso informato da parte del beneficiario.
"Il diritto di disporre del proprio corpo come meglio si crede è uno dei tanti principi della filosofia raeliana", ha aggiunto la Boisselier.
Nel suo libro del 2003 intitolato "Sì alla clonazione umana", Rael ha scritto: "Le persone che vogliono beneficiare dei frutti del progresso scientifico hanno il pieno diritto di farlo. Noi raeliani crediamo che la scienza debba essere la nostra religione perché essa salva delle vite umane, al contrario di quanto fanno le religioni e le superstizioni. Tuttavia, le persone dovrebbero conservare la libertà di decidere se beneficiare o meno dei progressi scientifici".
"Questa dichiarazione fu rilasciata in un periodo in cui la maggior parte delle persone rigettava a priori la possibilità della clonazione umana e di qualsiasi procedura volta al miglioramento della specie, così come sostenuto dai transumanisti e dai raeliani", ha precisato la Boisselier. "La volontà della maggioranza non dovrebbe mai prevalere sui diritti individuali. Ciò significa che, se anche la maggior parte delle persone dovesse invocare l'obbligatorietà del vaccino anti Covid19, si dovrebbero sempre rispettare e garantire i diritti ed il libero arbitrio dell'individuo, in ogni situazione e a tutti i costi".
In merito a ciò, ha anche precisato che il diritto di abbracciarsi e il diritto di non indossare una mascherina debbano ritenersi a pieno titolo esempi di tali diritti individuali.
"Dovremmo avere il diritto di indossare ciò che vogliamo, mangiare ciò che vogliamo, avere rapporti sessuali consensuali con chi vogliamo, decidere di ricevere o rifiutare qualsiasi farmaco o assistenza medica, scegliere di morire, scegliere di rischiare la nostra vita, scegliere la nostra religione... e la lista potrebbe continuare all'infinito. Il rispetto o meno di queste semplici volontà mostra chiaramente fino a che punto la nostra società sia disposta a spingersi per imporre restrizioni e limitazioni ai nostri inviolabili diritti individuali", ha continuato la Boisselier.
È importante sottolineare che il Movimento Raeliano sostiene i diritti umani e le libertà individuali, così come il libero arbitrio e la libertà di espressione. Gli insegnamenti che Rael ci trasmette da quarantasette anni ci ricordano spesso quanto sia vitale lottare sempre per il rispetto di questi diritti", ha concluso la Boisselier.
Rael porge le sue congratulazioni alla campionessa di scacchi Anna Muzychuk
LAS VEGAS, 9 novembre 2020 - Dopo aver appreso della sua decisione di boicottare il torneo di scacchi di Riyadh per protestare contro il trattamento riservato alle donne, Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale, si è pubblicamente congratulato con la campionessa ucraina di scacchi Anna Muzychuk.
La Muzychuk ha perso due titoli mondiali nel 2018 dopo aver rinunciato a partecipare al campionato mondiale di scacchi di velocità, tenutosi quello stesso anno in Arabia Saudita. La campionessa si è rifiutata di difendere i suoi titoli per protestare contro la politica dell'Arabia Saudita in merito ai diritti delle donne.
Rael ha elogiato la sua decisione "di non sottostare alle regole, di non indossare un abaya, di non dover essere accompagnata per uscire e di non sentirmi affatto una creatura inferiore", come ha dichiarato lei stessa.
Rael è da tempo un fervido sostenitore e promotore della parità dei diritti tra uomini e donne. Ha ispirato la creazione del movimento Gotopless, che rivendica il diritto per le donne di mostrarsi a seno nudo ovunque questo diritto sia riconosciuto agli uomini, e ha ispirato anche la nascita dell'organizzazione senza scopo di lucro Clitoraid, che fornisce assistenza chirurgica alle donne che sono state vittime di mutilazioni genitali. Durante i suoi quarantasette anni di insegnamenti, egli ha sempre incoraggiato le donne a ribellarsi alle regole discriminatorie che vengono imposte loro e certamente Anna Muzychuk è un perfetto esempio di donna che rispetta se stessa.
La Muzychuk ha perso due titoli mondiali nel 2018 dopo aver rinunciato a partecipare al campionato mondiale di scacchi di velocità, tenutosi quello stesso anno in Arabia Saudita. La campionessa si è rifiutata di difendere i suoi titoli per protestare contro la politica dell'Arabia Saudita in merito ai diritti delle donne.
Rael ha elogiato la sua decisione "di non sottostare alle regole, di non indossare un abaya, di non dover essere accompagnata per uscire e di non sentirmi affatto una creatura inferiore", come ha dichiarato lei stessa.
Rael è da tempo un fervido sostenitore e promotore della parità dei diritti tra uomini e donne. Ha ispirato la creazione del movimento Gotopless, che rivendica il diritto per le donne di mostrarsi a seno nudo ovunque questo diritto sia riconosciuto agli uomini, e ha ispirato anche la nascita dell'organizzazione senza scopo di lucro Clitoraid, che fornisce assistenza chirurgica alle donne che sono state vittime di mutilazioni genitali. Durante i suoi quarantasette anni di insegnamenti, egli ha sempre incoraggiato le donne a ribellarsi alle regole discriminatorie che vengono imposte loro e certamente Anna Muzychuk è un perfetto esempio di donna che rispetta se stessa.
I raeliani ripropongono a livello mondiale la campagna "Free Hugs" (abbracci gratuiti)
LAS VEGAS, 2 novembre - In occasione di un suo recente discorso, Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano Internazionale e ispiratore della campagna 1 Minuto di Meditazione per la Pace (www.1min4peace.org), ha chiesto ai raeliani di tutto il mondo di dare un nuovo impulso alla campagna "Free Hugs" (abbracci gratuiti). “È ora di rilanciare una vasta campagna mondiale di abbracci gratuiti, soprattutto quando tutti incoraggiano la pratica criminale del distanziamento sociale. La nostra felicità e il nostro sistema immunitario hanno bisogno di quanti più abbracci possibili!"
“I governi che ci obbligano, sotto minaccia di denuncia, a restare confinati nelle nostre case, stanno violando di fatto uno dei diritti fondamentali garantiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ovvero il sacrosanto diritto alla libertà di circolazione delle persone e delle idee”, ha denunciato Rael all’inizio di quest’anno. “Qualunque possano essere le giustificazioni, siano esse epidemie, guerre oppure terrorismo, assolutamente nulla può giustificare questa violazione della nostra libertà".
"Il diritto alla libera circolazione delle persone e delle idee garantisce anche la libertà di mettere in pericolo la propria vita", ha dichiarato Rael. "Che si tratti di uscire di casa durante un'epidemia, scalare una montagna, andare in barca a vela durante una mareggiata o praticare degli sport estremi, nessuno ha il diritto di impedire a qualcuno di rischiare la sua stessa vita".
"La campagna raeliana di "abbracci gratuiti" è già ripresa in Nord America e in Europa con grande successo", ha sottolineato Brigitte Boisselier, Ph.D. e portavoce del Movimento Raeliano Internazionale.
Una raeliana di San Francisco ha riassunto la sua giornata al Dolores Park dicendo: "C'è chiaramente un enorme desiderio di contatto umano e questa semplice iniziativa si è rapidamente trasformata in una vera e propria maratona dell’abbraccio. Siamo stati circondati da esseri umani felici di entrare in contatto tra di loro e di godersi una calda e soleggiata giornata di Halloween".
Durante questo lungo periodo di disagio che tutti hanno vissuto, i raeliani hanno continuato a organizzare le loro azioni di meditazione per la pace nelle strade di tutto il mondo, invitando i passanti a meditare anche un solo minuto insieme a loro per aiutare l'umanità a guarire da questa diffusa paura, ansia e disperazione.
"La campagna degli abbracci gratuiti vuole estendere questo raggio di azione e contribuire a realizzare una società più sana e più felice", ha concluso Boisselier.
www.rael.org
www.raelpress.org
www.raelianews.org
“I governi che ci obbligano, sotto minaccia di denuncia, a restare confinati nelle nostre case, stanno violando di fatto uno dei diritti fondamentali garantiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ovvero il sacrosanto diritto alla libertà di circolazione delle persone e delle idee”, ha denunciato Rael all’inizio di quest’anno. “Qualunque possano essere le giustificazioni, siano esse epidemie, guerre oppure terrorismo, assolutamente nulla può giustificare questa violazione della nostra libertà".
"Il diritto alla libera circolazione delle persone e delle idee garantisce anche la libertà di mettere in pericolo la propria vita", ha dichiarato Rael. "Che si tratti di uscire di casa durante un'epidemia, scalare una montagna, andare in barca a vela durante una mareggiata o praticare degli sport estremi, nessuno ha il diritto di impedire a qualcuno di rischiare la sua stessa vita".
"La campagna raeliana di "abbracci gratuiti" è già ripresa in Nord America e in Europa con grande successo", ha sottolineato Brigitte Boisselier, Ph.D. e portavoce del Movimento Raeliano Internazionale.
Una raeliana di San Francisco ha riassunto la sua giornata al Dolores Park dicendo: "C'è chiaramente un enorme desiderio di contatto umano e questa semplice iniziativa si è rapidamente trasformata in una vera e propria maratona dell’abbraccio. Siamo stati circondati da esseri umani felici di entrare in contatto tra di loro e di godersi una calda e soleggiata giornata di Halloween".
Durante questo lungo periodo di disagio che tutti hanno vissuto, i raeliani hanno continuato a organizzare le loro azioni di meditazione per la pace nelle strade di tutto il mondo, invitando i passanti a meditare anche un solo minuto insieme a loro per aiutare l'umanità a guarire da questa diffusa paura, ansia e disperazione.
"La campagna degli abbracci gratuiti vuole estendere questo raggio di azione e contribuire a realizzare una società più sana e più felice", ha concluso Boisselier.
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